Caprino Veronese è una caratteristica località della provincia di Verona, ai piedi del monte Baldo e accosta il fascino delle sue contrade cariche di storia alla bellezza del paesaggio montano. I vicoli delimitati dai tipici muretti di ciottoli morenici, le numerose fontane e lavatoi, gli antichi capitelli e le preziose meridiane che ancora segnano l’ora sui muri di qualche casa, raccontano la vita quotidiana e le tradizioni di questa graziosa cittadina.
TERRITORIO DI CAPRINO VERONESE
Provincia: Verona
Frazioni: Pazzon, Pesina, Spiazzi
Comuni limitrofi: Brentino Belluno, Costermano, Ferrara di Monte Baldo, Rivoli Veronese, San Zeno di Montagna
Altitudine: 254 m s.l.m. – Abitanti: 8.181 – Nome abitanti: caprinesi
Comuni limitrofi: Brentino Belluno, Costermano, Ferrara di Monte Baldo, Rivoli Veronese, San Zeno di Montagna
Altitudine: 254 m s.l.m. – Abitanti: 8.181 – Nome abitanti: caprinesi
Caprino Veronese si trova ai piedi del Monte Baldo, che lo delimita a nord, mentre a sud troviamo l’anfiteatro morenico; molte delle sue località sono sparse sulle pendici del monte. Nel territorio comunale troviamo il bacino superiore del Tasso, dalle sorgenti alla piana di Camporengo. Le località sono varie, alcune medioevali: Boi, Caprino, Ceredello, Lubiara, Pazzon, Pesina, una napoleonica: Vilmezzano, altre di epoche varie: Lubiara, Pazzon, Gaon, Porcino, Rubiana, San Martino, Lubiaraù
FRAZIONI DI CAPRINO VERONESE
Gaon: A monte di Caprino troviamo Gaon (in alto) formato da: Caiar e Mezzana, è stato nominato monumento nazionale, meritano di essere viste le vecchie dimore di Caiar e la piazzetta con l’oratorio di San Rocco a Gaon centro.
STORIA DI CAPRINO VERONESE
Il nome deriva dai celti Cauri insediatisi nel 400a.C. Nell’89 a.C. vi è la conquista romana ed entra nelle cerchia del Municipio di Verona, ma solo più avanti i Romani riusciranno a dominare veramente il territorio . Nel X secolo viene concesso dal re Berengario a Caprino e ai paesi della zona di potersi costruire una fortificazione per difendersi dagli Ungari; nel XII sec. aderisce alla Lega Veneta e si scontra contro Federico Barbarossa che distrugge il castello di Pesina. Tra il XV ed il XVIII secolo è sotto la Repubblica di Venezia e subisce un’epidemia di peste nel 1603. Una svolta viene data nel XVIII secolo, quando diventa borgo, sede di mercato, viene ricostruita la chiesa, costruita Villa Parlotti, Palazzo Zuccolmagno. Dopo l’unità d’Italia Caprino Veronese conosce i suoi momenti migliori, diventa capoluogo distrettuale, centro logistico, centro commerciale tra il Baldo, il lago di Garda e le colline moreniche.
DA VEDERE A CAPRINO VERONESE
Villa Cariola, Chiesa di San Giovanni Battista, Chiesa-oratorio di S.Cristina, Chiesa di San Rocco, Parrocchiale di Caprino, Chiesa di San Martino, Chiesa di S.Rocco, Chiesa di San Eurosia, Chiesa della Madonna della Mercede, Molino di Valsecca, Fornace di Porcino, le calchere, le giassare, Villa Nichesola-Rigo, Villa Nichesola-Aldrighetti, Villa Colpani-Beccherle, Villa Nichesola-Zambellini, Villa Carlotti, Villa Bagatta-Zuccalmaglio-Zanetti, Villa Nichesola-Sometti, Villa Negrelli, Villa Simoncelli-Maestrello, Fontane e lavatoi, Villa Bevilacqua