Il comune di Ledro
(ex Unione dei Comuni della Valle di Ledro) è stato istituito dal 1 gennaio 2010,
TERRITORIO DI LEDRO
Ex comuni (Unione Comuni della Valle di Ledro): Tiarno di Sopra, Tiarno di Sotto, Bezzecca, Concei (Locca – Enguiso – Lenzumo),Pieve (Pieve e Mezzolago), Molina (Molina, Legos, Barcesino, Prè e Biacesa)Dal 2010 Comune di Ledro
Frazioni: Tiarno di Sopra , Tiarno di Sotto, Pieve, Mezzolago, Bezzecca, Concei, Enguiso, Lenzumo, Locca, Molina, Biacesa, Pré, Legos Comuni limitrofi: Storo, Bondone, Condino, Cimego, Pieve di Bono, Bleggio Superiore, Fiavè, Tenno, Tione di Trento, Zuclo, Magasa (Bs), Riva del Garda, Limone sul Garda (Bs), Tremosine (Bs)
Ledro frazioni: Bezzecca – Concei – Molina – Pieve – Tiarno di Sotto – Tiarno di Sopra
Bezzecca
Il paese di Bezzecca, in valle di Ledro, deriva il suo nome dal fatto di essere separata in due dal torrente Assat, creando la località di Villa e Lutta. Il suo nome ricorre nella storia sia durante la III guerra d’indipendenza che durante la prima guerra mondiale; la prima volta quando Garibaldi, che qui stava combattendo gli Austriaci, ricevette da Vittorio Emanuele II l’ordine di lasciare il trentino e lui rispose con il famoso “obbedisco”, la seconda quando il paese di Bezzecca divenne nuovamente fronte di guerra sempre con gli Austriaci e vennero scavate trincee e gallerie su colle S. Stefano che tuttora rimangono a memoria di quei tempi. In centro al paese si trova un piccolo “Museo Garibaldino” nel quale vengono esposti ricordi della battaglia dei garibaldini e della grande guerra, sempre in centro si trova la chiesa dei SS. Stefano e Lorenzo che dalla metà del XIX secolo ha sostituito quella omonima su colle santo Stefano, sicuramente preesistente al XVI secolo; altra chiesa di interesse è quella di Santa Lucia in pratis che si trova lungo una deviazione della strada che da Bezzecca porta a Tiarno, edificio a tre campate di stile gotico originario della prima metà del 1300 dove da pochi anni sono stati rinvenuti dei pregevoli affreschi.
Val Concei(Locca, Enguiso, Lenzumo)
Molina di Ledro
Prè
Pieve di Ledro
Mezzolago
Tiarno di Sopra
Tiarno di Sotto
STORIA DI LEDRO
La valle di Ledro pur essendo divisa in varie località, è stata sempre intesa nella storia come unica realtà sin dai tempi dei Romani, qui presenti già nel 15 a.C e che riunirono le genti della Valle sotto il municipium di “Plebs Leutri” assoggettandolo a quello di Brescia; a quel tempo le località principali erano Locca (Concei), dove risiedeva la sede amministrativa civile e Castellum (Castel a Tiarno di Sotto), dove risiedeva la Centuria, sede del potere militare romano. Verso la metà del V secolo d.C. l’impero romano perse potere e iniziarono le invasioni dei barbari, obbligando gli abitanti della Valle a proteggersi autonomamente presidiando gli accessi alla stessa, comunque, nella seconda metà del VI secolo, i Longobardi arrivarono non bellicosamente nella Valle e vi rimasero per circa due secoli, fondendosi a tal punto con la gente locale che si formò una nuova popolazione con stessa lingua, religione, usi e costumi.
Il territorio viene inizialmente riunito come “municipium rurale” dai Romani ma con i secoli si vanno identificando le realtà dei “vici” (villaggi) e delle “vicinie” (formate da due o più villaggi) che riorganizzarono l’amministrazione del territorio tra “Divisi” e “Indivisi”, i primi erano le terre a campo o pascolo adiacenti i singoli “vici” o “vicinie” che divennero proprietà degli stessi, mentre i secondi erano costituiti dalle terre che rimasero di proprietà del “municipium rurale”, quindi di nessuno, terreni come boschi, l’acqua e le cave. I “Divisi” si distinguevano a loro volta tra beni del vico e beni privati, il vico amministrava poi i suoi divisi potendoli assegnare alle famiglie per il loro sfruttamento; in comune accordo tra vicinie si decideva l’utilizzo delle terre comuni tramite “regole”, in seguito “concei”, per la caccia, la pesca e altre attività.
Militarmente il territorio era difeso dai “centeneri”, le vecchie centurie romane, posizionate nelle varie località chiamate “castel”, le torri di guardia galliche, situate sulle principali vie di accesso alla valle.
Poco dopo l’anno mille il Trentino diviene una Contea del Sacro Romano Impero e dopo circa tre decenni viene donato al vescovo di trento Udalrico II e suoi successori, dando così inizio al potere religioso e temporale dei vescovi principi di Trento. Nel XII secolo hanno corso le lotte tra guelfi e ghibellini e la città di Trento si ribella al potere del principe vescovo Gebardo così egli, per isolarla, elegge a Magnifica Comunità la valle di Fiemme, la valle di Ledro ed altre.
Nel 1426 la Valle viene conquistata dalla Serenissima ed inizia uno tra i periodi più floridi della sua storia ma nel 1509 torna a far parte dell’Impero e viene ridata ai principi vescovi di Trento. Il XVII secolo non ha eventi di particolare interesse se non una serie di carestie e pestilenze che si concluderanno nel 1703 con l’arrivo delle truppe francesi del comandante Vendome che seminano morte e distruzione.
Il resto del XVIII, del XIX e l’inizio del XX secolo la Valle rimane sotto il dominio austriaco, il primo è vissuto in tranquillità e sviluppo economico commerciale e viene interrotto verso la fine, per circa un ventennio, dall’arrivo di BLombardyonaparte; il secondo vede la realizzazione della strada del Ponale e dell’ Ampola che aprono la Valle al mondo esterno, ma anche le guerre di secessione, culminate con l’episodio di Garibaldi a Bezzecca nel 1866; il terzo vede lo scoppio della Prima guerra Mondiale con la Valle come territorio di frontiera, il conseguente esilio della popolazione nel 1915, i bombardamenti e la drastica distruzione degli abitati;con la fine della guerra incomincia il ritorno della popolazione e l’opera di ricostruzione degli abitati di Tiarno, Bezzecca, Ledro, Concei, Pieve, Molina.