Il comune Negrar deve la sua notorietà prevalentemente al fatto di far parte della famosa Valpolicella,
terra di vini importanti e di marmi, ma è molto interessante sia a livello paesaggistico che per le numerose ville e corti, infatti con le sue frazioni, tra cui Arbizzano, Fane, Prun, è caratterizzato da antichi nuclei abitativi, le cosiddette contrade, ed un territorio che presenta da una parte campi coltivati dall’uomo e dall’altra boschi e zone umide, ricche di flora che collegano i diversi crinali delle colline. In questo scenario si possono trovare esempi architettonici di grande interesse storico ed artistico.
TERRITORIO DI NEGRAR
Provincia: Verona
Frazioni: Arbizzano, Jago, Fane, Mazzano, Montecchio, Prun, Santa Maria, Torbe
Comuni limitrofi: Grezzana, Marano Valpolicella, San Pietro in Cariano, Sant’Anna d’Alfaedo, Verona
Altitudine: 190 m s.l.m. – Abitanti: 16.988 – Nome abitanti: negraresi
Il comune di Negrar è situato a nord del capoluogo, si divide in due parti a nord montuoso (frazioni di Fane, Prun, Torbe, Mazzano, Montecchio) confinante con Sant’Anna d’Alfaedo, a sud pianeggiante (frazioni di Arbizzano, Santa Maria) confina con la pianura e l’ampia valle che arriva fino a Negrar. Fa parte della Valpolicella e della Lessinia, con un terreno carsico privo di acque superficiali, caratteristico di questi luoghi.
STORIA DI NEGRAR
Abitata dall’uomo fin dalla preistoria a Negrar è presente una ricca presenza di castellieri risalenti al Paleolitico, sono state trovate anche tracce archeologiche dell’età del Rame. In epoca romana Negrar apparteneva al popolo degli Arusnati, popolazione composta dalla fusione di più popoli. Sul territorio comunale intorno all’anno mille si formò una signoria rurale con la presenza di castelli. La stabilità portò ad un aumento demografico e alla nascita di diversi comuni rurali che rimasero in vita fino al 1927, poi nel 1929 ci fu una ristrutturazione dei comuni , in misura maggiore in Lessinia e il circondario della città di Verona. Nel 1238 Negrar è il comune principale della vallata, ma è anche un anno di instabilità, che portò a guerre civili nel territorio veronese. Con l’arrivo della signoria degli Scaligeri nel Trecento queste guerre cessarono e Negrar entro entrò a far parte della giurisdizione della Valpolicella. Negrar ebbe una sensibile espansione demografica a partire dall’anno 1000, ma un epidemia di peste la colpì duramente per ben due volte, una nell’anno 1575 e una nel 1630. Nel 1791, sotto il governo della Serenissima, a Negrar incomincia il mercato settimanale del bestiame ed in ricordo di quel periodo vi è la colonna con il leone alato simbolo di Venezia. Nel dopoguerra nel comune Negrar viene costruito l’Ospedale Sacro Cuore, gestito dall’ordine religioso Don Calabria dove si trova un reparto specializzato in malattie tropicali, principale punto di riferimento italiano.
DA VISITARE A NEGRAR
Campanile e pieve di San Martino, Chiesa di San Pietro, Chiesa vecchia di San Pietro di Torbe, Chiesa di San Paolo, Chiesa dei Santi Giorgio e Antonino, Chiesa di San Marco, Chiesa di Santa Maria in Progno, Chiesa della Maternità della Vergine, Chiesa di San Vito, Chiesa di San Pietro in Arbizzano, Carta Lapidaria, Cave di Prun, Villa Verità-Serego-Alighieri, Villa Mosconi-Bertani, Villa Rovereti-Rizzardi, Villa Rizzardi, Val Borago,
PRODOTTI TIPICI LOCALI DI NEGRAR
Vino della Valpolicella, vino Recioto, vino Amarone, pietra di Prun