Villa Romana di Desenzano
Villa Romana di Desenzano, una delle grandi ville del nord Italia ed una delle tre del lago di Garda, costruita a ridosso del lago e con alle spalle le proprietà agricole.
Villa Romana di Desenzano: per quasi mezzo millennio, dalla fine del I secolo a.C. ai primi decenni del V secolo c.C., la zona di Desenzano denominata Borgo Regio è stata sede di una sequenza ininterrotta di edificazioni residenziali e produttive. Vari erano i motivi per costruire in questo punto una grande villa: la vicinanza alla via Gallica, collegamento tra Verona e Bergomum; la fertilità dei terreni che costituivano il fundus della villa; il lago, che implica sicuramente un proprio impianto portuale, vista l’importanza delle rotte tra nord e sud del lago. La prima notizia dei resti archeologici risale all’Esposizione di archeologia preistorica e belle arti che si tenne a Brescia nel 1875, con l’esposizione di alcuni frammenti di mosaico; ma solo nel 1921, con la scoperta di una pozione di mosaico, venne ordinata una campagna di scavo che iniziò nel 1923. Nell’area della villa sono stati individuati resti di edifici precedenti ma, in un complesso tanto vasto, si è facilmente verificato nel tempo un flusso quasi continuo di interventi; il primo periodo, quello più antico, corrisponde alla fine del I secolo a.C., quando erano presenti due costruzioni quasi alle estremità dell’area: una pars urbana, con vani termali, a sud; una pars rustica, a nord, con focolari intorno ad un ampio cortile in terra battuta. Il secondo periodo sarebbe intorno al I secolo d.C, quando il complesso aveva assunto un orientamento unitario, dove erano presenti una cisterna, un ambiente residenziale e ambienti destinati alle funzioni produttive; in queste ultime è ipotizzata la presenza di un frantoio (vista l’importanza della produzione olearia gardesana). Il terzo periodo si posiziona nella prima metà del II secolo d.C., quando il complesso prende una destinazione prevalentemente residenziale pur mantenendo le funzioni produttive; il settore settentrionale viene adibito a funzioni d’ingresso e ricevimento dal lago, con una grande sala con un elegante pavimento musivo bianco e nero ed alle pareti una decorazione di pannelli rossi e gialli con fiori e frutti su zoccolo nero. Ad arricchire notevolmente la villa era presente un consistente apparato statuario, forse il più cospicuo di una residenza privata dell’Italia settentrionale: 14 statue tra quelle ben conservate e quelle di cui è riconoscibile l’iconografia, tra cui due di ercole e sette soggetti dionisiaci; la loro datazione risulta della prima metà del II secolo d.C. Il quarto periodo è tra la metà del IV sec. d.C. e l’inizio del V sec., quando la villa viene convertita interamente a funzioni di alto prestigio, si distinguono una pars publica ed una pars privata; la parte produttiva viene completamente separata dal complesso.