Pieve di Santa Maria di Tenesi
A Manerba, in Valtenesi, è situata nella frazione Pieve, il cui nome è strettamente legato al ruolo che anticamente rivestiva questa chiesa, pieve o chiesa-madre di tutte le chiese e cappelle sia di Manerba che della Valtenesi.
Pieve di Santa Maria di Tenesi : La dedicazione a Santa Maria richiama un’origine intorno al VI-VII secolo e la leggenda legata al pievano Ermoaldo (che per dimostrare la sua santità cammina sulle acque del lago), collocabile intorno al VII secolo, ipotizzano una piena funzionalità della chiesa nel medioevo, confermata nel 1145 dalla Bolla di papa Eugenio II, che riconosce la dipendenza dal vescovo di Verona.
Ad essa si sono riferite per i principali sacramenti tutte le chiese della Valtenesi fino al XIV-XV secolo, quando sono diventate parrocchie, con una propria gestione pastorale e amministrativa, pur rimanendo ancora per molto tempo “sub cura” della Pieve; tra queste vi era la chiesa di San Felice a San Felice, San Michele a Puegnago, San Pietro a Polpenazze, San Michele a Soiano, San Martino a Moniga, San Giovanni a Cisano, oltre ad una serie di castelli e fortificazioni.
Nel 1454, durante la visita di Ermolao Barbaro, la chiesa non è nelle migliori condizioni per quanto riguarda il fabbricato e, nel XVI secolo la struttura, come si legge nel verbale delle visite del 1595, è mediocre e presenta diverse e pericolose fessure; nel XVIII secolo viene meno la funzione di parrocchia.
Il paese di Manerba infatti si è sviluppato maggiormente lontano dal lago e dalla Pieve, per cui la posizione è molto scomoda sia per i sacerdoti sia per i fedeli, quindi la Vicinìa decide di costruire la nuova Parrocchiale nella frazione di Solarolo, la cui prima pietra è posta nel 1746 e la consacrazione nel 1781. Dopo il trasferimento della parrocchiale, la chiesa viene dedicata a San Rocco e aperta al culto, soprattutto per la messa domenicale agli abitanti della frazione Pieve.
Attualmente è aperta al culto in occasione della festa di S. Rocco e durante la stagione estiva per i turisti.
L’attuale costruzione della Pieve di Santa Maria di Tenesi è riferibile all’XI-XII secolo; ha pianta basilicale ed è affiancato da un grande edificio con funzioni sia abitative che agricole dove un tempo vi era il collegio dei presbiteri e dei chierici. Il piano della chiesa ha una struttura a tre navate separate tra loro da file di tre pilastri e divise per il lungo da volte; queste finiscono con tre absidi: quella centrale e quella di destra semicircolari, la seconda suddivisa in cinque scomparti da alte e piatte lesene ognuna coronata da una coppia di archetti; quella di sinistra con una cella a pianta rettangolare ma un tempo semicircolare anch’essa. La facciata è articolata in un volume principale, corrispondente alla navata centrale e nei corpi delle navate laterali, più bassi e leggermente arretrati. Al suo interno si trovano un buon numero di altari, legati o alla comunità o di pertinenza delle famiglie più abbienti: S. Antonio, SS.mo Sacramento, San Rocco, Corpus Domini, Santo Stefano e San Giacomo. La dedicazione degli altari nel 1700 subisce delle modifiche: troviamo quello della Pietà e del Rosario, quasi tutti sono in muratura, tranne due che sono in legno.