Fumane, comune che si estende nel cuore della Valpolicella
TERRITORIO DI FUMANE
Frazioni: Breonio, Cavalo, Mazzurega, Molina
Comuni limitrofi: Dolce’, Marano di Valpolicella, San Pietro in Cariano, Sant’Ambrogio di Valpolicella, Sant’Anna d’Alfaedo
STORIA DI FUMANE
Il territorio di Fumane, in particolare la zona montuosa a nord, conserva antichissime tracce della presenza dell’uomo fin dalla preistoria, dal Neolitico all’età del Bronzo e del Ferro. Numerosi sono i ritrovamenti di sepolture e abitati tra cui i “castellieri”, villaggi fortificati circondati da spesse mura e case in lastre di pietra che tutt’ora caratterizzano questi luoghi (degni di nota Molina, Gorgusello e Cavalo). Il più importante sito di scoperte archeologiche, riconosciuto a livello europeo, è Riparo Solinas, oggi denominato Grotta di Fumane, abitato già 60.000 anni fa.In epoca romana la primitiva popolazione degli arusnati lascia chiare tracce dei propri culti in lapidi ed iscrizioni, la maggior parte delle quali oggi conservate nel Museo Lapidario Maffeiano di Verona. Proprio in quel periodo Fumane era al centro del “Pagus Arusnatium“, la circoscrizione amministrativa che rendeva la popolazione autonoma e si estendeva su tutta la Valpolicella. L’importanza di questa località è testimoniata anche dai resti di un’opera difensiva di età romana, eretta verso la sommità del Monte Pastello.Risalgono invece all’epoca comunale diverse chiese e documenti, che tra l’altro farebbero risalire a queste terre l’origine della famiglia veronese dei Montecchi, legata alla celebre storia di Giulietta e RomeoDurante l’Alto Medioevo, periodo che ci lascia poche tracce, i longobardi dominano Fumane, nota allora come “Val de sala”, toponimo di origine longobarda. Al Basso Medioevo risalgono invece parecchie presenze monumentali, come la trecentesca chiesa di San Zeno a Fumane o il palazzo di Federico della Scala, conte della Valpolicella, poi ricostruito a villa monumentale dai Della Torre nel Cinquecento.Il culto della villa è in voga anche in questa vallata tra Quattro e Cinquecento e sono numerosissime le ville che testimoniano questo fenomeno. Solo nel periodo successivo alla seconda Guerra Mondiale nascono qui la piccola e media industria e tutte le attività legate al settore terziario. La popolazione cresce ma rimarrà comunque scarsa e non equamente distribuita sull’ampio territorio.