Il comune di Pastrengo è in collina tra il lago di Garda e l’Adige,
di dimensioni ridotte e situato nell’immediato entroterra di Lazise, ; anche l’origine longobarda del nome menziona i prati ed i pascoli del suo paesaggio e nasce infatti come centro agricolo e pastorizio. Nella storia Pastrengo è stata importante zona di confine con i territori austriaci, in particolare per la difesa del passaggio verso la Vallagarina e la Val d’Adige poi, tanto che è ricordata per la famosa carica dei Carabinieri del 1848 contro gli Austriaci. Nella zona si possono visitare quattro forti austriaci ben conservati, il telegrafo ottico, alcune chiese, palazzi di origine medioevale e i borghi di Brendola e Castagnaro. A Pastrengo si trova poi il parco naturalistico zoo safari “Natura Viva”.
TERRITORIO DI PASTRENGO
TERRITORIO DI PASTRENGO
Provincia: Verona
Frazioni: Piovezzano
Comuni limitrofi: Bardolino, Bussolengo, Cavaion Veronese, Lazise, Pescantina, Sant’ Ambrogio Valpolicella
Altitudine: 192 m.s.l.m Popolazione: 2940 Nome abitanti: pastrenghesi
Patrono: San Gaetano di thiene Giorno festivo: 7 agosto
Il comune di Pastrengo è un piccolo paese alle spalle di Lazise, immerso tra le colline di origine morenica, tra il lago di Garda ed il fiume Adige che gli fa in parte anche da confine naturale con Pescantina. Il suo territorio è dominato da ulivi, vigne e alberi da frutto che ricoprono le colline, alternati da cipressi e con la presenza di alcuni forti e residenze medioevali sparse sul territorio. Il suo clima mite ha sempre favorito l’agricoltura e l’allevamento, in particolare la viticoltura facendo parte della zona di produzione del Bardolino doc. Importante anche la lavorazione del marmo, del ferro e della carta.
STORIA DI PASTRENGO
Pastrengo sembra derivare il suo nome da una parola longobarda “engo” che significava pascolo, dato che i Longobardi erano presenti sul territorio sin dal 568, ma fu abitata ben prima vista la presenza di resti d’anfora ed altri strumenti dell’epoca preistorica; dopo l’anno Mille si occuperà di questi territori l’Abbazia di San Zeno di Verona che detenne il controllo per circa ottocento anni, seppure nel corso del XV secolo divenne parte dei territori della Repubblica di Venezia, anni tranquilli fino all’epoca di Napoleone con gli scontri tra francesi, austriaci e piemontesi già dalla fine del ‘700 e culminati con le tre Guerre d’Indipendenza, di cui Pastrengo commemora la prima con la famosa Carica dei Carabinieri a cavallo del 30 aprile 1848 condotta da tre squadroni di carabinieri comandati dal maggiore Alessandro Negri di Sanfront. Qui gli austriaci costruirono quattro forti ed un telegrafo ottico su volere del comandante Radetsky
tra il 1859 ed il 1861, in quanto territorio importante per il controllo dell’accesso alla Val d’Adige e rimasero attivi fino al 1901. Dal 1866 il Veneto venne liberato e annesso all’Italia, da qui il borgo seguì le sorti della regione Veneto e dello Stato Italiano.
DA VISITARE A PASTRENGO
Forte Piovezzano (Degenfeld), Forte Poggio Croce (Leopold), Forte Poggio Pol (Nugent), Telegrafo Ottico, Chiesa di Santa Croce, Chiesa di San Zeno, Santuario di Santa Maria Assunta, Forte Monte Folaga (Benedeck), Casa Randina, Villa del Castello, Casa Segattini, Villa Scappini, Villa Ronzetti, Corte di Campara, Chiesa di San Rocco