Castello di Monzambano
I castelli dei Gonzaga sparsi in ogni angolo della provincia sono sempre stati luoghi sicuri ben armati e quelli situati su alture, posti strategici di osservazione.
Il castello di Monzambano è tra quelli ben conservati, posto sulla collina che sovrasta il centro storico del paese, ha una pianta irregolare in quanto le mura, con merlatura guelfa, seguono l’andamento del terreno e si interrompono in corrispondenza del centro del paese, dove si trova il passaggio pedonale e la porta carraia un tempo fornita di ponte levatoio, vi sono quattro torri e due masti posti uno a sud ed uno ad est; un tempo vi era un camminamento tutto intorno alle mura costituito da lastre di pietra, ma queste vennero in seguito utilizzate per il rivestimento della facciata della chiesa di San Michele, a testimonianza rimangono sulla cinta muraria i fori dove erano inserite le mensole di supporto dei lastroni. Di recente sono stati trovati all’interno delle mura i resti di una necropoli e di alcune tombe databili intorno al IX-X secolo.
Il castello di Monzambano venne costruito probabilmente nel XI secolo per volere di Matilde di Canossa onde proteggere la popolazione dagli attacchi dei barbari, probabilmente Ungari. Il castello non era luogo di dimora per i Signori del paese bensì era sede della guarnigione di difesa e in caso di attacchi ospitava la popolazione con anche il bestiame e le scorte alimentari; all’interno vi era anche il rifornimento idrico necessario e la chiesa di San Biagio e prima parrocchia del luogo. Nel 1911, con la sconfitta di Ponte Molino, divenne proprietà degli Scaligeri che lo tennero fino al 1495, quando passò di mano alla Repubblica di Venezia e poi, alla fine del XVIII secolo, con l’epoca di Napoleone, tornò sotto il controllo di Mantova.
foto di Damian_Za