PESCI DI LAGO DEL GARDA
Pesci di lago del Garda
AGONE
Nome comune: sardina, sardèlla, sardéna.
Descrizione: dimensioni massime intorno a 35- 40 cm, generalmente circa 25 cm con 50 gr. di peso; vita massima di 7-8 anni. Fianchi di colore argento, dorso verde-bluastro, ventre bianco, macchie nere dall’occhio fino a metà del fianco, sotto il l’addome ha una carenatura ventrale.
Alimentazione: si nutre di plancton, di piccoli crostacei, larve d’insetto, insetti e piccoli pesci.
Abitudini: Di origini marine e migratorie, diventata stazionaria nei bacini lacustri, vive in branchi di migliaia di pesci, in inverno resta tra i 50 e i 100 mt con alcune salite in superficie, in primavera si avvicina alla riva e verso la fine di maggio e giugno cerca i luoghi di deposizione delle uova in fondali profondi vicino alla riva. Le uova si schiudono in 2-8 giorni
Carne: carne leggermente grassa e saporita, migliore nei mesi freddi quando è più corpulento.
Conservazione: essiccato, sotto sale
Ricette: alla griglia, in saor,
Pesca: dalla barca o dalla riva con ametiere di cinque ami con esche finte
ALBORELLA
Nome comune: àola, àgola, àvola, pessàta
Descrizione: dorso verde, fianchi argentei e ventre bianco, squame piccole con riflessi madreperla, bocca rivolta leggermente verso l’alto, le sue dimensioni non superano i 20 cm.
Alimentazione: si nutre di plancton, larve d’insetto, insetti e detriti vegetali.
Abitudini: vive in branchi numerosi vicino alla superficie sia in acqua stagnante che corrente; si riproduce da fine maggio ad agosto, quando va in frega di notte lungo le spiagge deponendo le uova su piante e fondi ghiaiosi. Le sue uova si schiudono dopo quattro-cinque giorni ad una temperatura di 20°
Carne: carni saporite sia prima che durante la frega, amare durante i mesi estivi per l’assunzione di vegetali.
Conservazione:essicate, in salamoia, sotto sale
Preparazione: aole fritte, in “sisam”,
Pesca: con le reti,
Storia: Come l’agone è stato alla base del reddito e dell’alimentazione delle genti del lago per vari secoli, ora il suo numero è notevolmente ridotto e la sua pesca è stata regolamentata.
ANGUILLA
Nome comune: anguìla, anguèla, bisàto, capitone
Descrizione: corpo serpentiforme allungato a sezione circolare, la pinna dorsale è unita a quella della coda (caudale) e a quella anale, mancano le pinne ventrali, la testa è leggermente allungata con mandibola prominente e denti piccoli, squame piccolissime, è ricoperta di molto muco che la rende molto scivolosa; dorso molto scuro e ventre chiaro, giallo biancastro; quando raggiunge l’età adulta si scurisce sul dorso. Solitamente misura circa 50 cm, ma raggiunge anche i 140 cm e pesa tra i 200 gr fino a 4 kg. Le femmine sono più grandi dei maschi.
Habitat: preferisce le rive del lago e vive costantemente sul fondo, meglio se melmoso, vive anche nei fiumi, nei canali, fossi, stagni e si adatta a qualsiasi luogo di acqua dolce.
Alimentazione: si ciba di insetti, invertebrati dei fondali, crostacei, vermi, larve d’insetto, molluschi, piccoli pesci di lago del Garda e uova di pesce; smette di nutrirsi durante la riproduzione
Abitudini: vorace predatore che caccia di notte
Carne: a seconda dell’età può essere abbastanza grassa, la sua carne è bianca, tenera e saporita.
Conservazione: affumicatura,
Preparazione: alla griglia, in carpione, al pomodoro, fritta
Pesca: pesca a fondo di notte
BOTTATRICE
Nome comune: bòsa
Descrizione: La sua forma ricorda quella di un girino, è un pesce dal corpo cilindrico frontalmente che poi va schiacciandosi lateralmente verso la coda; la testa è appiattita e larga, come anche la bocca, che è in posizione inferiore e munita di piccoli denti ricurvi, la mandibola è fornita di un barbiglio che utilizza per cacciare. Gli occhi sono piccoli; le squame piccole e ricoperte di muco, le pinne della schiena e quella anale sono lunghe fino a includere quasi quella della coda, quelle pettorali e ventrali sono di modeste dimensioni e poste subito dietro la testa. La sua colorazione è bruno scura, maculata bruno chiaro o tendente al giallo. Le dimensioni si aggirano solitamente sui 35 cm, ma può raggiungere fino a 60 cm di lunghezza e 4 chili di peso.
Habitat: è un pesce di profondità, vive solitamente tra i 30 ed i 200 m, predilige acque fresche e limpide, senza corrente.
Alimentazione: carnivora, si ciba di pesci, uova di pesce, crostacei, insetti, ma anche degli scarti delle carni da macello
Abitudini: vorace predatrice notturna è infastidita dalla luce, passa il giorno sotto massi e in profondità, all’imbrunire si avvicina alle rive, dove l’acqua è più bassa e va a caccia di pesci, uova di pesce, vermi; una sua tecnica è quella di nascondersi tra la vegetazione ed usare il suo barbiglio per attirare in trappola le prede.
Riproduzione: si riproduce nella stagione invernale, nei mesi da dicembre fino al massimo alla fine di marzo; in questo periodo si avvicina a riva anche durante le ore diurne per deporre le uova sulla ghiaia, in numero molto elevato ma con una bassa sopravvivenza in quanto prede di altri pesci, soprattutto le anguille; le uova si dischiudono in 5-7 settimane.
Carne: bianca, senza spine, ottima; ma la percentuale di scarto è elevata, circa il 50%.
Conservazione:
Preparazione: fritte se di piccole dimensioni, a filetti
Pesca: con l’amo
CARPA
Nome comune: bùlbar, raina, bùlbero, bulber
Descrizione: il corpo è abbastanza tozzo, alto con il dorso incurvato ed il ventre dritto, la testa è di medie dimensioni dalla linea abbastanza appuntita, la bocca è protrattile e si rivolge verso il fondale con un’apertura tondeggiante affiancata da quattro barbigli, due più corti. Le squame sono di notevoli dimensioni nella varietà “sevatica”, diminuiscono notevolmente o sono completamente assenti nelle varietà “specchi” e “cuoio”. La colorazione è bruno scuro sul dorso e giallo dorato sui fianchi e sull’addome, pinne con tonalità giallo rosa. Le sue dimensioni sono tra le più grandi del lago, generalmente di 40-50 cm raggiunge anche misure superiori al metro con 30 chili di peso.
Habitat: vive sul fondo, dove vi è parecchia vegetazione e fango
Alimentazione: invertebrati, vermi, piante acquatiche, insetti, piccoli crostacei, onnivoro.
Abitudini: prevalentemente notturno, nei mesi freddi si allontana dalla costa cercando acque più profonde e più calde dove si immerge nel fango rallentando le sue funzioni vitali e sospendendo l’alimentazione. Da adulta diventa solitaria, rimane spesso sui fondali, tra la vegetazione in ricerca di cibo.
Riproduzione: avviene nei mesi di maggio e luglio, durante le ore mattutine con temperature medie di 20°, riunendosi in piccoli gruppi vicino alla riva, in fondali con vegetazione, sulla quale depone le uova.
Carne:. Grassa , saporita dal gusto intenso
Conservazione:
Preparazione: fritta, in salsa
CARPIONE
Nome comune: carpiù, carpioo
Descrizione: simile alla trota, ha una corporatura slanciata, con testa piccola e tozza, la bocca è abbastanza ampia, munita di piccoli denti aguzzi; le squame sono di medie dimensioni,la colorazione ha tinte grigio scuro metallico sul dorso, argentee sui fianchi e bianche sul ventre. Nella parte superiore del corpo presenta delle piccole macchie scure irregolari. Le tinte del maschio durante la frega prendono tonalità più scure. Le sue dimensioni mediamente sono di circa 30 cm e di rado superano i 40 cm ed il chilogrammo di peso..
Habitat: esclusivo del Garda, vive nella parte medio bassa del lago in quanto ricca di nutrimento; predilige acque profonde e pulite, generalmente tra i 100 ed i 200 metri.
Alimentazione: plancton, invertebrati
Abitudini: rimane quasi sempre nella parte centro meridionale del lago, nelle acque profonde, solo raramente si sposta in superficie o in acque più basse.
Riproduzione: sembra che vi siano due distinti periodi di riproduzione, uno invernale tra dicembre e gennaio ed uno estivo tra luglio ed agosto, con due diversi luoghi di deposizione, una nella parte superiore del lago, durante l’inverno ed una nella parte centro meridionale del lago durante l’estate. Nel periodo invernale i carpioni si raggruppano per spostarsi verso nord, in acque limpide ed ossigenate, tra i 50 ed i 300 metri, con fondali ghiaiosi o rocciosi; qui la femmina ricava nel fondale dei nidi nei quali depone le uova che dopo essere state fecondate ricopre e lì rimangono da 5 a 10 settimane a seconda della temperatura dell’acqua; alla nascita gli avannotti rimangono un certo periodo nei nidi per poi uscire ed iniziare a cibarsi. Il fatto che vi siano due periodi di frega implica che ci siano due gruppi di pesci che maturano in tempi diversi, ma questo non influisce sul ciclo riproduttivo.
Carne: compatta, con poche lische, bianca o rosata a seconda dell’alimentazione, delicata
Conservazione: in carpione
Preparazione: alla griglia, in carpione
Pesca: reti e tirlindana
CAVEDANO
Nome comune: cavasì, cavassìno
Descrizione: il suo corpo è slanciato, robusto, a sezione circolare, bocca grande; le sue squame sono grandi tond
Habitat: acque limpide anche correnti
Alimentazione: praticamente onnivoro, compresi piccoli pesci di lago del Garda.
Abitudini: da giovane vive in piccoli branchi, da adulto diventa più solitario.
Carne:. Carne bianca e molto saporita, ma ricca di lische sottili
Conservazione:
Preparazione: polpette, fritto,
Pesca: rete, tirlindana, canna
COREGONE LAVARELLO
Nome comune: coregone, lavarello, lavarèl, coregu
Descrizione: è di forma allungata, di colore argenteo sui fianchi con squame grandi e circolari, l’addome è bianco, la bocca piccola e senza denti; sul dorso ha colori che vanno dal verde oliva al grigio. Generalmente ha una lunghezza di 40 cm,
ma molto raramente arriva fino ad 80 cm con un peso di quattro chili.
Habitat: vive al largo, in acque profonde e fresche ma non va che a poche decine di metri
Alimentazione: si nutre di crostacei, plancton, larve.
Abitudini: il suo periodo di riproduzione è tra dicembre e gennaio, in questo periodo
Carne:. Bianchissima, delicata e non grassa, ottima, con poche lische; il periodo in cui è maggiormente corpulento è tra luglio ed agosto, mentre nel periodo prima e dopo la riproduzione la sua carne è stopposa.
Conservazione: consumato fresco, gelo
Preparazione: alla griglia, al forno
Pesca: con la canna da riva (lanciando lontano) o dalla barca; in luglio è vietata la pesca
Storia: è una specie inserita dall’uomo nel 1918
PERSICO SOLE
Nome comune: pesce sole, péss pèrsech
Descrizione: lateralmente ha forma tondeggiante, è schiacciato sui fianchi, la testa è piccola con occhi grandi e la bocca rivolta in alto; la pinna dorsale è ampia e tondeggiante, all’inizio è sorretta da raggi spinosi al termine da raggi morbidi. La sua colorazione è verde bronzo con riflessi argentei e ha delle striature azzurre sulla testa e sulla parte bassa dei fianchi, sull’addome ha tinte gialle, mentre ha delle macchie scure sul dorso; caratteristica la macchia che ha sull’opercolo, arancione intenso nei maschi e rossa e nera nelle femmine. Le sue dimensioni possono raggiungere i venti centimetri.
Habitat: lungo la costa, in fondali sassosi e con vegetazione
Alimentazione: larve, lombrichi,
Abitudini: vorace,
Riproduzione:
Carne:. compatta, saporita, con molte lische
Conservazione: consumato fresco, gelo
Preparazione: a filetti, fritto
Pesca: vorace, con la canna
TINCA
Nome comune: tenchèll, ténca, tencoo
Descrizione: la forma è robusta, massiccia, con coda grossa, la testa è allungata con bocca piccola e munita di due corti bardigli ai lati per la caccia di notte; la colorazione va dal verde bruno sul dorso,verde giallo sui fianchi, al giallo bianco sull’ addome, ha riflessi bronzei. Le squame sono di piccole dimensioni e ricoperte di muco. La sua crescita è lenta, generalmente misura venti-trenta cm, di rado arriva a 50 cm con un peso di circa 3-4 chili.
Habitat: predilige le acque ferme o quasi, fondali melmosi o con molta vegetazione.
Alimentazione:
invertebrati, vermi, molluschi, piccoli crostacei, larve, detriti vegetali.
Abitudini: si muove prevalentemente di notte, vive sul fondo, tra la vegetazione. Nei mesi invernali rallenta le sue funzioni vitali entrando in una specie di letargo e si “affonda” nel fango
Riproduzione: tra maggio e giugno si reca lungo le sponde meridionali del Garda per la riproduzione, che avviene con la deposizione di numerose uova su piante acquatiche in acque basse e ricche di vegetazione, l’operazione viene ripetuta più volte durante i due mesi. Le uova schiudono in massimo sei giorni.
Carne:. Abbastanza grassa, tenera e saporita, non molto apprezzata; il sapore di fango che può a volte avere deriva da un’alga di cui si ciba, ma questo può essere evitato lasciandola a depurare da viva in acqua corrente e pulita.
Conservazione:
Preparazione: in salsa
Pesca: a fondo col verme
TROTA
Nome comune: trùta
Descrizione: nel Garda sono presenti tre varietà di questo pesce, di cui una è originaria del lago (la lacustre), mentre due sono state immesse dall’uomo per ripopolamento (la fario e l’iridea); la prima è l’unica che si riproduce. La forma è allungata, schiacciata lateralmente, testa relativamente piccola con bocca munita di mascella
che finisce con una
forma leggermente ad uncino; la colorazione sul dorso è
scura (verde-bruna o verde-blu); sui lati è argentea e sul ventre ha tint
e bianco grigiastre; tutto il corpo è punteggiato da piccole
macchie nere irregolari anche sulle pinne del dorso; sui fianchi ha una linea rosa. Le sue dimensioni raggiungono generalmente i 35 cm, ma può arrivare a 60 cm e 6 chili di peso; iin cattività raggiunge dimensioni maggiori.
Habitat: acque correnti, fresche, ben ossigenate, in genere lontano dalla riva, con fondali ghiaiosi.
Alimentazione: da giovane si ciba di larve d’insetto e crostacei, da adulta quasi esclusivamente di piccoli pesci di lago del garda.
Abitudini: dato che la trota predilige l’acqua fresca, a seconda della stagione si sposta in profondità durante i mesi caldi ed in superficie durante quelli freddi. Da giovane vive in gruppi mentre da adulta conduce vita più isolata.
Riproduzione: durante i mesi di novembre e dicembre depone le uova in fondali di ghiaia, bassi e con acque fresche e limpide; la femmina ricava dei nidi nella ghiaia a colpi di coda dove depone numerose uova che si schiuderanno dopo circa 6 settimane ad una temperatura di 10°. La trota è uno dei pesci più utilizzato per la piscicoltura in vasca.
Carne: molto saporita, con poche lische e di buona qualità visto anche che vive in acque pulite e ossigenate; può prendere una colorazione rosata con un alimentazione a base di crostacei. Meglio gli individui di una certa dimensione.
Conservazione:
Preparazione: griglia, forno, lessa
Pesca: con l’amo, tecnica dello spinning, della mosca
Nome comune: varun, varon
Descrizione: linea allungata e snella, testa robusta con
occhi abbastanza grandi, ha squame grandi e circolari; la colorazione è verde bruno sul dorso, sui fianchi è verde bluastro con riflessi argentei e con una linea scura che ne percorre tutto il corpo e lo divide per la lunghezza, al di sotto di questa e sul ventre è bianco argenteo.
Habitat: vive in acque fresche, limpide e ben ossigenate, come la foce degli immissari, preferisce fondali sassosi o ghiaiosi. Generalmente rimane vicino al fondo o mezzofondo.
Alimentazione: la sua dieta è varia e spazia dagli insetti, alle larve, ai detriti vegetali, ai vermi.
Abitudini: vive in gruppi non particolarmente numerosi, convive con altre specie come il cavedano e i barbi; a seconda della stagione, dell’ orario e della temperatura
Riproduzione: il periodo è tra maggio e giugno ma può variare a seconda della temperatura, cerca acque correnti, ben ossigenate, con poca profondità e con fondale ghiaioso o a pietrisco. Quando si riproduce si riunisce in gruppi che rimangono per parecchio tempo nell’area di frega deponendo le uova in più tempi, generalmente di notte. Le uova si schiudono in circa 5 o 6 giorni.
Carne:. bianca, dal gusto amarognolo
Preparazione: fritto
Pesca: con l’amo