Campanile e pieve di San Martino
Campanile e pieve di San Martino
a Negrar in Valpolicella
Campanile e pieve di San Martino: il campanile è a base quadrata, costruito in conci regolari di tufo, dalla struttura possente, finemente decorato con lesene; sul lato a sud si trova la Carta lapidaria, una lunga incisione in latino del 1166 dove si menziona il diritto a percepire annualmente denaro e vino per conto di alcuni cittadini veronesi. Si possono notare tre file di archetti pensili con una cornice a dentelli. La cella campanaria presenta quattro bifore con colonne binate e capitelli a stampella. L’originaria chiesa o pieve di San Martino era stata menzionata in un documento datato 1670, ma sembra fosse stata completamente distrutta dal terremoto avvenuto nel 1117 e poi ricostruita, tanto che nel 1145 la si trova in una bolla papale di Eugenio III a riguardo delle decime ad essa spettanti da parte delle cappelle del circondario.
L’attuale chiesa di San Martino è stata costruita nel 1870, mantenendo solo il campanile della precedente. Ha uno stile neoclassico, con l’entrata principale costituita da un portico di quattro colonne, sopra le quali si trova un timpano scolpito con l’occhio della Trinità. La chiesa è lunga 3 metri, larga 15 metri e alta 19 metri, ha un’unica navata ed è decorata da pitture e quadri e da un organo del 1840.