Castello di Marano
I resti del castello di Marano si possono ancora oggi vedere vicino alla chiesa di Santa Maria della Valverde,
sul colle che domina Pezza e San Rocco. La prima volta che si nomina un castello nella località di Marano è in un documento datato 1213, andò poi distrutto durante il terremoto del 1223 ma venne successivamente ricostruito ed utilizzato, tanto che lo si ritrova in un documento del 1276, completo di torre interna con guarnigione di quattro guardie; fatto insolito in quanto tra il XIII ed il XIV secolo i forti della Valpolicella stavano cadendo in disuso. Costruito per motivi militari dai da Marano, venne poi ceduto ai della Scala di Verona, se ne interessarono Bartolomeo e specialmente Federico, figlio di Picardo, che si legò in particolar modo alla Valpolicella, nel 1311 egli costituì la sua signoria con il titolo di conte della Valpolicella pattuendo in seguito con la città di Verona patti che delimitavano la rispettiva autorità sul territorio. Nel 1325 Federico fece parte di una congiura contro Cangrande della Scala e per questo dovette fuggire in esilio e molto probabilmente fu l’anno in cui il castello venne distrutto.