Castello di Tignale
Il nome tradisce l’origine longobarda del sito: era una piccola guardia (wart= guardia) facente parte di quel complesso di difese longobarde che sotto il nome di “fines sermionenses” interessavano tutto il lago e il bacino del Mincio.
Castello di Tignale: Nella parte più antica dell’abitato, nella contrada ancora oggi detta Castello, costruita su di uno sperone roccioso che dal pianoro si protende verso sud, dividendo la valletta di Aer da quella di Gardola, si scorgono i resti di un poderoso edificio con potenti muraglie e grossimassi di pietra che si distingue nettamente dalle modeste costruzioni che lo circondano. Sul lato a monte del viottolo si nota un potente portale formato da grossi e rustici massi (singolare l’architrave formata da un solo blocco semicircolare) murato in epoca posteriore. Esso è affiancato da una rudimentale feritoia, pure formata da massi di pietra che è rivolta verso la zona del passo di Santa Libera. Sul lato opposto del viottolo, verso mezzogiorno l’edificio presenta al pianterreno una grossa muraglia a conci irregolari nella quale si aprono due porte con le fiancate e le architravi costituite da grossi massi come la precedente. Forse gli stipiti, nel corso dei tempi, vennero sistemati a forma più regolare. Non avremmo dubbi attribuendo questa costruzione rozza e pesante al periodo dei Longobardi.
Fonti per Castello di Tignale: Fausto Lechi “Dimore Bresciane”
foto asar