Chiesa dell’Inviolata
Chiesa dell’Inviolata
a Riva sul corso principale che porta ad Arco
Chiesa dell’Inviolata è stata voluta dal conte Giannangelo Gaudenzio Madruzzo, dalla moglie Alfonsina Gonzaga e sostenuta dal vescovo Carlo Gaudenzio Madruzzo per contenere un’immagine sacra che aveva suscitato grande devozione da parte della popolazione rivana, la Madonna con Bambino tra i Santi Rocco e Sebastiano, dipinta da Bartolomeo Mangiavino da Salò nel 1600. L’edificio è stato iniziato nel 1603 e finito nel 1609, ma è incerto se il progetto fosse di un architetto portoghese o del bresciano Pietro Maria Bagnatore; la decorazione e gli stucchi continuarono per diversi anni e vi lavorarono il lombardo Davide Reti per gli stucchi, Martino Teofilo Polacco per gli affreschi e Pietro Ricchi per i dipinti ad olio. Il campanile è stato costruito nel 1682 separato dalla chiesa, con fusto in muratura e cantonali in pietra, due celle campanarie e copertura in rame. A fianco della chiesa era stato costruito un convento inizialmente affidato all’ordine dei Gerolimini ma nel 1807 questo venne soppresso; venne quindi affidato ai Minori Conventuali di San Francesco, ma venne soppresso anche questo nel 1848 quindi, nel 1877 viene ceduto alle Figlie del Sacro Cuore fino al 1965. La Chiesa dell’Inviolata è in stile barocco a pianta esternamente quadrata ed internamente ottagonale coperta da una cupola a spicchi; i prospetti laterali ripetono quello principale che è composto da muratura con cantonali in pietra a vista, un portale colonne e con architrave sovrastato da un frontone triangolare, .