Chiesa di San Giorgio
La chiesa di San Giorgio si trova in riva al lago vicino al porto di Dusano a Manerba del Garda in Valtenesi
Chiesa di San Giorgio, si trova nella località di S.Giorgio, ha origini antiche ma è stata manipolata nel corso dei secoli. “L’antichità dell’edificio è tuttavia denunciata dalla planimetria e dalle murature, che consentono il riconoscimento di due fasi tra l’alto Medioevo e l’XI secolo.
Alla prima appartengono il perimetrale nord e la parte contigua all’abside realizzati in pietre spaccate disposte in opera incerta. Dopo un crollo, sono stati ricostruiti gran parte dell’abside con due monofore strombate e il perimetrale sud, ………La tecnica muraria e la tipologia delle monofore strombate con ghiera in tufo suggeriscono una cronologia entro l’XI secolo, confermata dagli stringenti confronti con la chiesa di San Zeno di Pastrengo, documentata dal 1061. Il rifacimento romanico dell’abside dal piano di calpestio trova conferma nella presenza, alla base del montante settentrionale, di un pilastrino di recinzione liturgica databile alla fine dell’VIII – inizio IX secolo. Nelle strutture murarie dell’altare era inoltre utilizzato un frammento di lastra con un agnello crucifero, presumibilmente databile al VII secolo, ora esposto nell’aula. La presenza dei due frammenti all’interno di San Giorgio non è un indizio sufficiente a farne ipotizzare l’originaria appartenenza all’edificio di culto: tre elementi del tutto simili al pilastrino di San Giorgio provengono infatti dalla pieve di Santa Maria e dalla chiesa di San Nicola alla Rocca. E possibile che tutti gli elementi provengano dalla pieve e ne siano stati rimossi in occasione del rinnovamento romanico di Santa Maria e trasferiti nelle cappelle ad essa soggette, ma non può essere esclusa una campagna coordinata di arredo e promozione artistica della pieve e delle sue cappelle, con la commissione di arredi lapidei alla medesima maestranza. Non si conservano tracce della decorazione pittorica di età romanica: perduta la decorazione del catino absidale, restano gli interventi tra i decenni finali del Trecento e i primi lustri del Quattrocento riconducibili a una maestranza veronese operante anche nella pieve di Santa Maria, …… Sull’arco trionfale è rappresentata l’Annunciazione, con un evidente debito verso il linguaggio
tardo-giottesco; la parete settentrionale è occupata da alcuni riquadri votivi — San Giovanni, titolare della chiesa di Solarolo, Santa Caterina (?), San Leonardo, invocato per la liberazione dalla prigionia – e da una grande scena di sapore cortese, San Giorgio che uccide il drago e libera la principessa, con un esuberante sfondo paesaggistico”. (G.P. Brogiolo) Tutti i dipinti della navata sono coevi a quelli della pieve di Manerba. San Giorgio era il protettore dei cavalieri, dei militari, degli armaioli; gente che nei secoli passati ha frequentato per lungo tempo queste zone. Gode di una bella posizione panoramica vicino alle rive del lago, viene aperta in alcune occasioni come la celebrazione della festa di San Giorgio che ricorre il 23 aprile.