Chiesa di San Martino
Chiesa della Madonna di San Martino, costruita nel XVII secolo per l’apparizione della Madonna che fece nascere la devozione per la Beata Vergine di San Martino; così si iniziò a costruire un nuovo santuario, sospesi dalla peste del 1630 ma poi ripresi e completati.
La Chiesa di San Martino originaria si trova di fronte al santuario, databile VII-VIII secolo, ora fa parte dell’omonima cascina. Un’indagine archeologica della Soprintendenza Archeologica della Lombardia ha evidenziato che nella prima fase si trattava di un oratorio funerario (VII-VIII secolo): edificio di culto di modeste dimensioni ad aula unica absidata con pavimentazione in piccoli ciottoli, esternamente la chiesa aveva funzioni cimiteriali. Nella seconda fase (fine VIII-IX secolo), viene costruita una chiesa ad aula unica con tre absidi di dimensioni cinque volte maggiori rispetto alla precedente; le evidenze archeologiche e la situazione storica hanno permesso a G.P.Brogiolo di identificare ipoteticamente la cascina di S.Martino con la curtem Lionam, dipendente dal monastero di San Martino di Tours e menzionata in un privilegio di Carlo il Grosso. Nella terza fase (XIII ? secolo) al contrario di altre chiese, viene riedificato in forme ridotte utilizzando, in luogo dei conci quadrati, semplici ciottoli morenici; è ad unica navata, con due monofore atipiche. E’ inevitabile collegare questa riduzione nella qualità architettonica ad un ridimensionamento delle funzioni, che una bolla di papa Lucio III del 1184 consente di ricondurre al passaggio alle dipendenze dell’arciprete di Lonato.