Chiesa di Santa Maria detta Madonna della Scoperta
Alla fine del XII secolo questa zona era contrassegnata da boschi, paludi e canali; lo si deduce dai documenti, in particolare da una ricognizione del 1231 sui beni del monastero di Santa Maria. Venzago viene ricordato nel 970 come villa Vinzago del comitato mantovano. Nel suo territorio si trovavano, alla metà del XII secolo, due chiese: San Paolo e Santa Maria, detta “fontana coperta”.
La chiesa di Santa Maria, nota dagli inizi del ‘500 come “Madonna della Scoperta”, è attestata per la prima volta nel 1163, quando Bosone di Cavriana investe la chiesa di un canale con la possibilità di utilizzarne l’acqua per un mulino. Dai documenti del XII secolo si deduce una sua dipendenza dalla più antica chiesa di San Paolo di Venzago e poi dal cenobio di Santa Maria di Manerbio. La chiesa di Santa Maria della Scoperta si presenta ora nelle forme di età moderna, con grande cupola che contrastano con la piccola abside semicircolare in opera incerta, divenuta nicchia della successiva grande abside rettangolare. L’abside, pesantemente restaurata e dunque di difficile lettura, ha però un paramento in opera incerta, simile a quello del muro di testata, privo di pietre squadrate di rinforzo angolare fino ad un’altezza di poco superiore. Presenta inoltre lesene laterali in prossimità del muro di testata e si intravvede una finestra tamponata al centro. La cornice alta con mattoni a dente di sega, del tutto simile al coronamento del muro di testata, è del 1602. Seppur rimaneggiata al momento della sopraelevazione si può con cautela avanzare l’ipotesi che la piccola abside semicircolare sia pertinente alla chiesa ricordata alla metà del XII secolo, termine ante quem che non ha per ora ulteriori possibilità di precisazioni. La denominazione “Madonna della Scoperta” sembra derivare dal rinvenimento di un dipinto raffigurante la Madonna, perfettamente conservato, che era andato perduto durante la distruzione da parte di alcune soldatesche agli inizi del XIII secolo del convento di S.Maria di Fontana Coperta
Fonti G.P. Brogiolo