Eremo dei Camaldolesi
Eremo dei Camaldolesi, quella che un tempo fu una delle fortezze medievali più arde da espugnare, trasformata poi in sede religiosa
L’Eremo dei Camaldolesi sorge sulla cosiddetta Rocca di Garda, o dei Frati, o Monte San Giorgio e domina il tratto di costa orientale del Lago di Garda. In questo luogo vi era dall’ 862 al 1532 la chiesa di San Giorgio, poi nel 1665 alcuni Monaci Camaldolesi che provenivano dall’Eremo di Monte Rua vi si insediarono. Nel 1661 Giovan Battista Dotti, un nobile padovano, proprietario di monte San Giorgio, entrò a far parte della congregazione e ad essa lo donò; a completamento dell’opera, il nobile locale Alvise Becelli, a sue spese acquistò la sommità del monte e la donò alla congregazione. Nel 1993 l’eremo è passato sotto la gestione dei monaci Benedettini di Camaldoli.
Nel lontano X secolo la Rocca di Garda fu teatro di una storia drammatica che, mescolando leggenda e fantasia popolare, scrittori di ogni tempo narrarono, come scrive anche Tullio Ferro nel suo Visti sul Garda: “è la storia di Adelaide di Borgogna, che sedicenne a Pavia nel 947, aveva sposato Lotario II re d’Italia.” e che “Berengario II, …. consigliere di Lotario, ….e che probabilmente avvelenò il giovane re, … decise di confinare Adelaide nella Rocca di Garda. Era l’anno 951….” La storia di Adelaide continua poi con una rocambolesca evasione e fuga che la porta, secondo contrastanti versioni, verso l’ Isola dei Frati Minori o verso la Lugana di Sirmione, per poi continuare verso Castelvenzago e poi Canossa; rimessa sul trono a Pavia, il 951 sposò Ottone di Germania e divenne regina d’Italia e imperatrice di Germania.