Lavagnone Sito archeologico
Lavagnone Sito archeologico
un lago prosciugato sede di un villaggio palafitticolo
Lavagnone era un lago che si è prosciugato ed è diventato torbiera, i primi insediamenti sembrano essere del Neolitico (9500 a.C.) e più importanti nell’età del bronzo (IV-I millennio a.C.), periodo da cui derivano gli oggetti ritrovati e poi custoditi nel museo archeologico G. Rambotti di Desenzano; il pezzo più importante è un aratro che è ritenuto essere il più antico al mondo. I resti sono di vari periodi storici che si sovrappongono partendo dall’antica età del bronzo; sono state rinvenute parti del sentiero in legno che portava al villaggio, della palizzata di recinzione, delle palafitte costruite verso il centro del bacino, ceramiche del periodo medio dell’età del bronzo di notevole interesse per la ricostruzione dei riti e delle credenze magico-religiose del tempo; sono state ritrovate anche ossa umane. Il sito è patrimonio dell’UNESCO, giace su un’area privata ed abitata, delimitato con recinzione e segnaletica , non è visitabile e versa in stato di abbandono con gli scavi coperti da teli di plastica. Altro sito archeologico della stessa cultura palafitticola è quello del lago Lucone a Polpenazze.