Il centro di Lonato del Garda si raccoglie attorno alla Rocca che sovrasta l’abitato,
attraversato dalla strada statale 11 Padana superiore è sempre stato un crocevia per Brescia e Montichiari, segnato da un pesante traffico nella via centrale del paese. Il centro storico è caratterizzato da vie strette con edifici in pietra e dalla piazza centrale che raccoglie la basilica di San Giovanni Battista, il Palazzo Comunale e la Colonna Veneta mentre, nelle immediate vicinanze, si trova la Torre Civica, la splendida Rocca e la casa del Podestà. Altre mete interessanti rimangono nelle frazioni, vicine e lontane, che vale la pena visitare, come ad esempio: il castello di Drugolo, l’ abbazia di Maguzzano, la pieve di San Zeno.
TERRITORIO DI LONATO DEL GARDA
Provincia: Brescia
Frazioni: Barcuzzi, Bettola, Brodena, Campagna di Sotto, Castel Venzago, Centenaro, Cominello, Drugolo, Esenta, Fossa, Lido, Madonna della Scoperta, Malocco, Maguzzano, Salera, San Cipriano, San Polo, San Tomaso, Sedena.Comuni limitrofi: Bedizzole, Calcinato, Calvagese della Riviera, Castiglione delle Stiviere (Mn), Cavriana (Mn), Desenzano del Garda, Padenghe sul Garda, Pozzolengo, Solferino (Mn)
Frazioni: Barcuzzi, Bettola, Brodena, Campagna di Sotto, Castel Venzago, Centenaro, Cominello, Drugolo, Esenta, Fossa, Lido, Madonna della Scoperta, Malocco, Maguzzano, Salera, San Cipriano, San Polo, San Tomaso, Sedena.Comuni limitrofi: Bedizzole, Calcinato, Calvagese della Riviera, Castiglione delle Stiviere (Mn), Cavriana (Mn), Desenzano del Garda, Padenghe sul Garda, Pozzolengo, Solferino (Mn)
Altitudine: 170 m s.l.m. – Abitanti: 15.085 – Nome abitanti: lonatesi
Nell’immediato entroterra del basso Garda occidentale, alle spalle di Desenzano, troviamo il comune di Lonato del Garda, con un territorio in parte adagiato su lievi colline di origine morenica e con il profilo contrassegnato dalla cinquecentesca Torre civica, dalla settecentesca Cupola della Basilica e dalla Rocca Viscontea. Il comune di Lonato è stato per anni penalizzato da un massiccio traffico locale in direzione di Brescia e Montichiari, ma negli ultimi anni, con l’apertura della nuova tangenziale verso la città, ha guadagnato molto in vivibilità.
STORIA DI LONATO DEL GARDA
Nei territori di Lonato del Garda è sicura la presenza dell’uomo già nel Paleolitico Superiore, con reperti sul monte Gabbione e Poleca e nel Paleo-Mesolitico a Pozze, Fenile, Schena. Durante l’età del Bronzo gli insediamenti aumentano con la presenza di villaggi palafitticoli nelle zone paludose tra le colline moreniche e sulla costa del lago dette di “Lavagnone“, le popolazioni di questo periodo e di questa zona facevano parte della cosiddetta “Cultura di Polada” (2000-1700 a.C.), nome che deriva dalla località Polada del comune di Lonato, in quanto nella seconda metà del XIX secolo si avviarono varie operazioni di bonifica nella zona che portarono alla luce un considerevole numero di reperti. L’età del Ferro invece non ha lasciato molte tracce, se non due tombe di epoca celtica. Più importante è stata invece l’età romana documentata dalla presenza di un importante polo industriale di fornaci per la cottura di latterizi, le “fornaci romane” datato I-III secolo d.C. trovato sulla strada tra Desenzano e Castiglione, mentre aree di insediamento abitativo come ville agricole sono state trovate in località Pozze, Fenile, Schena. Nel 1814 su Monte Mario venne trovato un mosaico che rivelava l’esistenza di un’abitazione, un sarcofago e delle monete del periodo imperiale, da qui l’ipotesi che l’attuale centro non corrisponda a quello antico a cui si riferiscono i primi documenti storici, bensì che esso fosse posizionato più a nord, verso la Pieve di San Zeno. La successiva dominazione longobarda, verso l’VIII secolo, ha lasciato un segno anche nei nomi di alcune località, vedi Centenaro, Gazzo e Venzago. L’estendersi degli insediamenti religiosi rendeva via via più sicura la vita nel territorio. Verso il X secolo le necessità degli abitanti mutarono, i saccheggi degli Ungari e lo sviluppo del commercio spinsero la popolazione a creare un nuovo centro abitato in una posizione più comoda e sicura, quindi venne fortificato il monte Cova e spostato alle sue pendici il nucleo del paese, anche se la pieve rimase quella di San Zeno. La situazione sostanzialmente non si modificò fino al XIV secolo, l’abitato di Lonato con una fortezza di dimensioni maggiori e vari nuclei circostanti con fortificazioni minori; nel 1337 passò di proprietà dagli Scaligeri ai Visconti, ma nel 1339 Lodrisio Visconti, ribelle alla famiglia, saccheggiò con ferocia Maguzzano, il borgo antico e la pieve di S.Zeno. Venne poi ricostruita la rocca da parte di Azzone Visconti ed il nuovo centro abitato venne consolidato nella posizione attuale, ma le guerre tra Visconti, Scaligeri ed altre casate a loro alleate continuarono per decenni; fu grazie all’insediamento dei Gonzaga, alleati dei Visconti, che Lonato visse una certa tranquillità, anche se la sua storia è un susseguirsi di passaggi di mano tra le varie casate e la Serenissima, a cui rimase poi dal 1440 al 1797. L’ amministrazione civile e militare di Lonato viene affidata ad un Podestà e ad un Provveditore; il primo venne mandato da Brescia e risedeva nel palazzo in Cittadella mentre a ricoprire il secondo ruolo viene lasciato per vari anni un castellano. Solo dopo la peste del 1630 Lonato vive un periodo economicamente florido e le famiglie agiate iniziano a costruire abitazioni all’interno delle mura per motivi di sicurezza e di prestigio, passando così da una civiltà contadina ad una urbana. Agli inizi del XVIII secolo un nuovo periodo di lotte turba il territorio, la guerra di successione spagnola, tra gli imperiali dei Savoia, i Francesi e gli Spagnoli, mentre la Serenissima rimane neutrale; nel contempo il paese conosce un nuovo periodo di sviluppo economico che lo porta alla costruzione di nuovi ricchi edifici, quali il Duomo. Verso la fine del secolo ricominciano gli scontri tra imperiali e Francesi; con un susseguirsi di lotte, epidemie e passaggi di eserciti si arriva fino al 1859, con la battaglia di San Martino e Solferino e l’armistizio che lasciava il veneto all’Austria. Durante la fine del secolo e l’inizio del XX vi fu un periodo di grave situazione economica e di povertà, durante la quale una parte della popolazione di Lonato emigrò in America.
DA VEDERE A LONATO DEL GARDA
Rocca di Lonato, Museo Civico Ornitologico, Castello di Drugolo, chiesa dei Morti della Selva, Casa del Podestà, Abbazia di Maguzzano, Pieve di San Zeno, chiesa della Madonna di San Martino, chiesa della Beata Vergine del Corlo, chiesa di San Giovanni Battista, chiesa di S. Antonio Abate, Torre civica, chiesa di San Cipriano, fornaci romane, Palazzo Carpaneda, Palazzo Gerardi, Palazzo Savoldi, Casa Robazzi-Girelli, Casa Orlandini, Palazzo Zambelli, Palazzo Gandolfini, Palazzo Comunale,