La Valvestino coincide con il vasto territorio bresciano
che insiste tra il lago di Garda e il lago d’Idro; esso è delimitato ad ovest dai monti Vesta e Stino da cui prende il nome e a nord dalle alte cime del Monte Cingla, Cima Tombea e del Monte Caplone.
Il territorio della Valvestino è completamente montuoso, questa valle è bagnata dal torrente Toscolano che l’attraversa andando ad alimentare il lago artificiale di Valvestino e sfociando poi nel lago di Garda. Una trentina di chilometri la separano dalle vivaci sponde del lago di Garda e la natura incontaminata fatta di fitti boschi e rocce maestose la caratterizzano rendendola “sito di interesse comunitario”; la Valle Vestino è infatti totalmente compresa nel Parco dell’Alto Garda bresciano. Famosi sono i fienili di Cima Rest a Magasa
TERRITORIO DELLA VALVESTINO
STORIA DELLA VALVESTINO
La denominazione Valvestino ha probabilmente origine nel nome dei Monti Vesta e Stino, che delimitano questa zona chiudendola a sud-ovest.Già nella preistoria le terre montuose della Valvestino erano frequentate e insediate prima dagli Stoni, popolo euganeo, poi dagli Etruschi, dai Galli Cenomani e successivamente dai Romani, che fondarono il borgo.Sul finire dell’Impero Romano la valle non subì le invasioni dei Barbari, poiché subito si stabilirono i Longobardi, il cui passaggio lascia traccia tutt’ora nel modo di coprire con paglia di frumento i fabbricati rustici a Cima Rest (Magasa). In seguito all’epoca longobarda durò per ben sei secoli il dominio dei Conti Lodron: dall’inizio dell’XI secolo al 1805 la Valle fu infatti feudo dell’Impero Germanico (allora assegnato al Principe di Trento e ai Conti Lodron) sottoposto all’amministrazione trentina.La condizione di isolamento data dal ruolo di cerniera tra l’impero degli Asburgo e la Serenissima Repubblica di Venezia, unita alla difficile viabilità nella valle, rese d’obbligo la scelta dell’agricoltura di sussistenza e dell’allevamento o in alternativa dell’emigrazione.
I paesi della valle furono poi soggetti all’Impero di Austria-Ungheria, il cui antico confine era segnato dal torrente Droanello, ove tutt’ora troviamo una targa a testimonianza di tale circostanza. L’inizio della Grande Guerra nel 1915 e lo scontro dell’Italia con l’Austria porterà all’annessione di Trentino e l’Alto Adige al suolo italiano e all’autonomia dei paesi della Valle fino al 1928, quando andarono a formare il “Comune di Turano”, nel 1931 divenuto “Comune di Valvestino”.
Il territorio dipese da Trento fino al 1934, anno in cui fu aggregato alla provincia di Brescia.
Grandi progressi in termini di viabilità caratterizzarono gli anni ’70 del Novecento rendendo possibili anche suggestivi percorsi per il turista, in auto, in mountain bike o in moto, tra questi monti e lungo il tragitto che collega il lago di Garda ed il lago d’Idro. L’incontaminato patrimonio naturalistico e paesaggistico è proprio frutto degli eventi storici e della posizione geografica che hanno conservato intatte queste terre della Valvestino.