Mulino Ramaroli di Massimbona
Il mulino Ramaroli di Massimbona si trova nella omonima frazione che dista circa quattro chilometri da Goito, qui le varie diramazioni del fiume Mincio creano dei canali che alimentano i mulini e degli scorci suggestivi. Si tratta di un mulino con due macine in granito risalenti al 115 ed una, ancora in movimento, del periodo rinascimentale con mille metri quadri di edificio e circa diecimila di parco con varie isolette sul fiume. Mulino Ramaroli era, nel medioevo, gestito dai frati benedettini dell’abazia del Polirone in San Benedetto Po, poi passò alla famiglia Bonacolsi di Mantova, ai Gonzaga, ai Cavriani, ai Moschini ed infine alla famiglia Ramaroli nel 1920. La frazione era conosciuta già al tempo dei Romani con il nome di “maxime bona” come il punto migliore per passare il Mincio sulla strada tra Verona e Cremona, tanto da esserci ancora una diga in sassi costruita dai Gonzaga. Accanto vi è una chiesetta, di proprietà privata è visitabile previa prenotazione.