Palazzo Arzaga – Rovellio Lanni
In località Arzaga si trova questo palazzo che il Lechi nei suoi libri sulle case del bresciano editi nel 1960 ci descrive così:
Palazzo Arzaga – Rovellio Lanni: “Un lungo viale in salita, fitto di ippocastani, porta ad un verde piazzale sul quale si presentano l’ingresso del palazo di fronte e, a destra, la Cappella gentilizia. Si ha immediatamente un senso di grandiosità, ma anche di uno sforzo senza buon fine. Il grande palazzo infatti, di ampia pianta quadrata, è rimasto incompiuto e sulla facciata non ha che il fastoso portale formato da quattro colonne toscane portanti. Sull’architrave a molte cornici, un balcone con le colonnine anch’esse di pietra. Nel grande cortile di notevole non vi è che il portico con cinque vani architravati a colonne abbinate, alzato sopra un unico basamento. Nell’interno la scala grande è a due rampe con la balaustrata murata. Sulla volta decorazioni a stucco in forte sbalzo e medaglione centrale con la figura di Aurora. Molte sale senza decorazione salvo un’alcova di gusto neo-classico. A piano terra nell’ala di sera, in una grande sala ridotta a magazzino facente parte del fabbricato più antico (sec.XVI) un bel camino in pietra portante uno stemma: tre gigli male ordinati.
Questa villa incompiuta, fra il Cinque e il Seicento venne costruita dai Rovellio quella famiglia finita così miseramente nel secolo scorso. Nell’Ottocento fu di molti proprietari sino a che la comperarono i fratelli Gio. Battista e Vittorio Salvi, bresciani e proprietari del palazzo di via Moretto 14. Gli eredi di Gio. Battista a vendettero nel 1956 ed ora è di proprietà del barone Lando Lanni della Quara, proprietario del castello di Drugolo”.
Fonti Fausto Lechi, “Dimore Bresciane, in cinque secoli di storia”