Palazzo dei Panni
Palazzo dei Panni fu fatto costruire da Gianbattista d’Arco verso la fine del XVII secolo, come confermato dallo stemma della sua famiglia presente sull’ingresso; il suo desiderio era di farne un palazzo con giardino e limonaia ma, non soddisfatto dell’avanzamento dei lavori, smise di curarsene. L’edificio venne ereditato dal conte Emanuele d’Arco, nipote di Gianbattista, che lo lasciò poi in eredità ad un suo domestico. Verso la fine del XVIII secolo Giovanni Battista Marosi, sacerdote di Bolognano riuscì ad impossessarsene e a trasformarlo in lanificio (da qui il nome “dei Panni”) per far fronte all’ elevato numero di disoccupati presenti a quel tempo nel paese; nel tempo ebbe varie destinazioni d’uso, adesso è sede della biblioteca civica e dell’atelier Segantini. Edificio rigoroso nelle linee ma elegante, impreziosito dalle finiture delle finestre e dall’importante portale d’ingresso che, attraverso un portico, da sul cortile interno; all’interno di trovano soffitti a crociera.