Palazzzo Maggi di Gradella
L’edificio si trova nella cittadella vecchia di Brescia sull’antico decumano massimo romano, a pochi passi dalla piazza del Foro romano e dal Capitolium; quadra corrispondente all’antica Brixia romana e sede, sin dall’età comunale, delle dimore delle famiglie filo-ghibelline
Palazzo Maggi di Gradella è un edificio di linee rinascimentali, subisce un rinnovamento generale verso la metà del Cinquecento, quando “nel 1540 Onofrio, cavaliere e dottore in legge, comperò dai cugini Adorno e Carlo Maggi la loro quota parte di casa e la ricostruì secondo la linea odierna.” (Fausto Lechi) e nel 1554 viene dotato dell’elegante ingresso progettato dall’architetto Ludovico Beretta, ma nei secoli successivi subisce notevoli modifiche che ne snaturano la distribuzione interna originaria. Tra le prime modifiche interne si trovano dei passaggi tra Palazzo Maggi di Gradella e palazzo Uggeri, confinante ad est, a causa di un contratto di affitto stipulato nel 1708 tra Gerolamo Maggi e Francesco Pietro Uggeri; varie altre modifiche sono del XIX e del XX secolo, dovute anche ai bombardamenti del 1944 durante la Seconda Guerra Mondiale, che hanno distrutto il cinquecentesco soffitto a grandi travi in legno del salone d’onore. Grazie al ritrovamento di alcuni rilievi dell’architetto Antonio Lechi del 1954, si è potuto ipotizzare la distribuzione interna originaria. Al piano terra, accedendo dall’ingresso del Beretta, si trovava il porticato con soffitto a cassettoni in legno e colonne ioniche, da lì si accedeva ad un ampio cortile che dava accesso a nord a degli ambienti di servizio; lo scalone principale si trovava sul lato destro del porticato e dava accesso al piano superiore in un atrio che anticipava il grande salone d’onore; da lì, sui lati nord e sud del cortile, vi erano due ali del fabbricato destinate a quattro locali più piccoli per lato e le ultime due stanze ad ovest avevano accesso a due scale e due corti minori.