Palazzo Savoldi-Canale
Palazzo Savoldi-Canale, del Cinquecento, passò dalla famiglia Savoldi al Dotto Enrico Porro e poi alla famiglia Canale, da qui il suo nome attuale.
Palazzo Savoldi-Canale, al suo interno il portico si presenta a sei campate diviso da colonne con capitelli ionici, della primitiva costruzione è rimasto solamente il salone al piano terra che ne conserva la struttura del Cinquecento con decorazioni dell’Ottocento; le decorazioni con affreschi dei primi anni dell’Ottocento sono del pittore bedizzolese Pozzoli su commissione del magistrato G.B.Savoldi.
Fausto Lechi in “Dimore bresciane, cinque secoli di storia” ne scrive: Nella piazzetta, arrivando da Brescia, si presenta questa casa dall’aspetto severo di distinta abitazione. Notevole nell’interno è il portico di sei campate dalle belle colonne con i capitelli jonici, ma al di sopra di esso tutto è stato recentemente modificato da opere moderne. Così pure nell’interno, dopo la rovina apportata dal passaggio di truppe nell’ultima guerra, tutto è stato rifatto, ad eccezione del bel salone a pian terreno che conserva ancora la struttura del Cinquecento, ma con una bella decorazione del primo Ottocento, affreschi ed ottime inquadrature eseguite da un pittore di vaglia, tale Pozzoli di Bedizzole. Il palazzo era dei Savoldi, antica famiglia di Lonato e fu così bene abbellito ai tempi di Gio. Battista Savoldi, il noto magistrato di grande valore e probità che fu membro del Direttorio della Repubblica Bresciana e poi deputato del Benaco presso la Repubblica Cisalpina. Per eredità la casa passò ad Enrico Porro, magistrato anch’esso di famiglia comasca ed ora è del sig. Canale.