Pieve di San Floriano
Pieve di San Floriano
a San Pietro in Cariano nella frazione di San Floriano
Pieve di San Floriano è una chiesa romanica che si trova nell’omonima frazione, anche se menzionata in documenti del 905, l’edificio attuale risale al XII secolo; sicuramente l’edificio sorge su preesistenze longobarde e romane, di cui vi è testimonianza tra i vari elementi inseriti nelle murature della chiesa e ritrovati nei paraggi della stessa, sembra comunque che l’edificio cristiano possa aver sostituito quello pagano intorno alla fine dell’VIII secolo e se ne trova una testimonianza in una parte della parete nord costituita da ciottoli di fiume e nella parte di abside tra il campanile e la sagrestia, probabilmente era un edificio più piccolo, ad aula unica. Nel XII secolo la chiesa è stata ricostruita in stile romanico, forse a causa del terremoto che colpì il nord Italia nel 1117 e con le forme che vediamo adesso. La facciata è a corsi regolari di tufo e cotto, sul lato sud è annesso un chiostro mentre, sul lato a nord, si trova la torre campanaria, coeva della chiesa, con basamento in pietra e salendo a corsi alterni di pietra e mattoni. Internamente la pieve è divisa in tre navate con copertura a capriate sostenute da colonne e pilastri. Verso la metà del XV secolo viene inserito nella facciata un rosone, voluto dal vescovo Ermolao Barbaro; nella seconda metà del XVI secolo venne riedificato il chiostro a sud; nella prima metà del XVIII secolo l’arciprete Pietro Peretti volle dare un’impronta barocca all’interno della chiesa, aprendo delle finestre nella navata centrale, eseguendo le volte delle cappelle laterali, ricoprendo di marmorino pilastri e colonne, scalpellando i capitelli ed aggiungendo la trabeazione sopra gli archi della navata; nella seconda metà del XIX secolo venne posata la nuova pavimentazione in marmo, circa sessanta centimetri sopra quella originaria che era in cotto e ospitava varie tombe delle famiglie locali.